Dolce Maria Loynaz. Anniversario della sua nascita. Poesie

Dolce Maria Loynaz

Dolce Maria Loynaz, poeta cubano, è nato in questo giorno del 1902 a L'Avana. Era un membro del Accademia Reale Spagnola e presidente della sua filiale a Cuba e il suo lavoro e il suo lavoro sono stati riconosciuti con numerosi premi e riconoscimenti, tra gli altri quello Premio Cervantes nel 1992 e il Premio Isabel la Católica per il giornalismo, in Spagna, e l'ordine culturale Félix Varela e il Premio nazionale di letteratura a Cuba. La ricordiamo con questo selezione di poesie Del suo lavoro.

Dulce María Loynaz — Poesie

Rosas

Nel mio giardino ci sono le rose:
Non voglio darti le rose
che domani...
domani non avrai

Nel mio giardino ci sono gli uccelli
con bordi in vetro:
non te li darò,
che hanno ali per volare...

Nel mio giardino le api
scolpiscono pregiati favi:
La dolcezza di un minuto...
Non voglio dartelo!

Per te l'infinito o il nulla;
l'immortale o questa muta tristezza
che non capirai...
La tristezza senza nome di non dover dare
a chi porta sulla fronte qualcosa di eternità…

Lascia, lascia il giardino...
Non toccare il cespuglio di rose:
le cose che muoiono
Non dovrebbero essere toccati.

La brocca blu

Al tramonto andrò
con la mia brocca blu al fiume,
per raccogliere l'ultimo
ombra del mio paesaggio.

Al tramonto l'acqua
lo rifletterà in modo molto vago;
con la limpidezza del cielo
e la limpidezza del lago...

Per l'ultima volta l'acqua
Rifletterà il mio paesaggio.
La terrò dolcemente
come qualcuno che raccoglie un pezzo di pizzo...

Saranno al tramonto
queste cose sono più lontane...
Più lontano e più dolce,
più dolce e più confuso.

Allora... Che venga la notte!
Che la tenuezza del sogno è già
-del sogno dimenticato-
il delicato, grigio, pacato
di stoffa vecchia... e quella pregiata,
il tulle trasparente…
Saranno un unico tremore
dentro la brocca blu!

Desiderio

Possa la vita non andare oltre le tue braccia.
Che posso stare con i miei versi tra le tue braccia,
Possano le tue braccia circondarmi intero e tremante
senza che né il mio sole né la mia ombra restino fuori.
Le tue braccia siano il mio orizzonte e il mio cammino,
cammino breve e unico orizzonte di carne;
Che la vita non vada oltre... Che la morte
sembra questa calda morte tra le tue braccia!...

Creazione

E prima c'era l'acqua:
un'acqua rauca,
senza respirare pesci, senza sponde
che l'hanno schiacciato...
Prima è stata l'acqua
di un mondo che nasce dalla mano di Dio...
Era l'acqua...
Ancora
La terra non appariva tra le onde,
ancora la terra
Era solo un fango molle e tremante...
Non c'erano fiori di luna o grappoli
di isole... Nel ventre
I continenti sono stati creati da acque giovani...

Alba del mondo, risveglio
del mondo!
Cosa spegnere gli ultimi incendi!
Che mare in fiamme sotto il cielo nero!

Prima era acqua.

L'amore è…

Grazia delicata e amorevole
del cigno azzurro e della rosa rosa;
amo la luce dell'alba
e quello delle stelle che si aprono
e quello con i sorrisi che si allungano…
Amando la pienezza dell'albero,
amo la musica dell'acqua
e la dolcezza del frutto
e la dolcezza delle anime dolci….
Amare ciò che è gentile non è amore:

L'amore è mettersi un cuscino
per la stanchezza di ogni giorno;
è il tramonto vivo
nel desiderio del seme cieco
che perdeva la direzione della luce,
imprigionata dalla sua terra,
sconfitta dalla sua stessa terra...

L'amore è districare i grovigli
di sentieri nelle tenebre:
L'amore è essere un cammino ed essere una scala!
L'amore è questo amare che ci fa male,
ciò che sanguina nel profondo di noi...

Sta entrando nel profondo della notte
e indovina la stella nascente...
La speranza della stella!...

L'amore è amare dalla radice nera.
L'amore è indulgente;
e cosa c'è di più che perdonare,
è capire...
L'amore è aggrapparsi alla croce,
e inchiodarsi alla croce,
e morire e risorgere...

L'amore è resurrezione!

Eternità

Nel mio giardino ci sono le rose
Non voglio darti
le rose che domani...
domani non avrai

Nel mio giardino ci sono gli uccelli
con bordi in vetro:
Non te li do, cosa hanno?
ali per volare...

Nel mio giardino le api
intagliano il pregiato nido d'ape
La dolcezza di un minuto...
Non voglio dartelo!

Per te l'infinito
o niente; l'immortale
o questa tristezza silenziosa
che non capirai...

La tristezza senza nome
di non dover dare
o chi lo porta sulla fronte
un po' di eternità...

Lascia, lascia il giardino...
non toccare il cespuglio di rose:
Le cose che muoiono
Non dovrebbero essere toccati.

distacco

La dolcezza di sentirsi sempre più lontani.
Più lontano e più vago...
Senza sapere se è perché le cose stanno andando via
oppure è uno che se ne va.
Dolcezza dell'oblio come una leggera rugiada che cade nell'oscurità...
La dolcezza di sentirsi puliti da tutto.
Dolcezza di sorgere ed essere come la stella inaccessibile ed alta,
illuminazione nel silenzio...
Silenzioso,
Mio Dio!…


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