Utopie, distopie e ucronie. Una selezione di titoli

Utopie, distopie e ucronie

Le utopie, distopie e ucroniesoprattutto gli ultimi due sono alla moda sia nel cinema che nella letteratura e nella cultura in generale, ma sono lì da molto tempo e continuano a essere coltivate e a generare adepti e tossicodipendenti. Esamineremo di cosa trattano e faremo un selezione alcuni dei titoli più rappresentativi.

Utopie, distopie e ucronie

Utopía

Definita soprattutto dalla filosofia, questa idea è presente anche nella letteratura. allude ad A società immaginaria, idilliaca e giustaIn una parola, perfetto. Viene dal lavoro di Sir Thomas More intitolato così, Utopía, del 1516, scritto in latino e che stabilisce una visione di una società ideale. Può anche accadere che un gruppo ancora più avanzato aiuti quella società a continuare a migliorare.

Viene spesso utilizzato come esempio di satira o critica sociale, poiché ci saranno sempre contraddizioni e fessure in una società che, per definizione, non è del tutto omogenea.

  • La Repubblica - Platone

Considerato il primo titolo del genere, sebbene nell'Antica Grecia il termine non esistesse. Ma è il primo esempio di quella descrizione di una società ideale che è una città-stato democratica in cui ci sono tre gruppi sociali: i leader, che governano in modo equo, i guerrieri, che ovviamente difendono quella società, e gli operai o produttori di ricchezza per tutti.

  • la nuova Atlantide - Francesco Bacone

Questo romanzo racconta la storia di A luogo mitico abitato da una società armoniosa ed equilibrata, che si è sviluppata grazie al conoscenze scientifiche e tecnologiche. Ciò ha permesso di migliorare la vita in generale e in tutti i settori.

E altri titoli sono quelli di un'utopia moderna, di HG Wells o la fine dell'infanzia, di Arthur C. Clarke.

distopia

Concetto opposto all'utopia e molto più frequente e che dà più gioco nella finzione artistica, dove quello la società immaginaria è ingiusta e caotica e nessuno vorrebbe farne parte. Accade spesso anche che nella maggior parte delle storie distopiche esistano o si combinino elementi reali e irreali.

Sicuramente un titolo riferimento e quasi nel genere più classico con cui condivide alla pari 1984, di George Orwell. In entrambi, la società in cui si muovono i personaggi è controllata da a governo autoritario e dispotico che vigila su tutti i cittadini e censura la creazione artistica, la religione e ogni altro tipo di manifestazione culturale che non sia quella imposta.

  • Saggio sulla cecità - Jose Saramago

Un'altra opera classica che racconta la storia di come una malattia che acceca le persone si diffonde per diventare pandemia e provoca una società distopica in cui il egoismo, la caos e disperazione e, ancora una volta, controllata da un governo repressivo.

Il più famoso romanzo distopico contemporaneo, oggetto di recente versione per la televisione che ha finito per riportare tutto il successo.

Uchrony

Definito letteralmente come "in nessun momento", intende raccontare a alternativo a un fatto reale o storico cos'è successo Vale a dire, lo riconsidera come se fosse accaduto qualcosa che non è accaduto o quell'evento accaduto fosse finito o si fosse evoluto in un altro modo.

  • ucronia. L'utopia nella storia —Charles Renouvier 

era questo filosofo francese il primo ad usare questo termine, che inizialmente ha voluto presentare una storia alternativa in modo utopico, mettendo cioè in evidenza il bene che sarebbe dovuto accadere e non il male che è realmente accaduto. Questo libro tratta della successione dell'imperatore Marco Aurelio quando, invece di Confortevole, chi prende il potere è Addio Casio, che impedisce il trionfo del Cristianesimo nell'Impero d'Occidente, sconfiggere i barbari del Nord e salta il Medioevo per diventare una migliore Unione Europea.

  • l'uomo nel castello — Philip K.Dick

Senza dubbio, il ucronia delle ucronie, o uno dei più celebri, è quest'opera del maestro della fantascienza che tocca il tema più trito del genere: il vittoria delle forze dell'Asse contro gli Alleati nella seconda guerra mondiale. E ciò che viene fuori è una realtà alternativa molto dettagliata in cui i nazisti sono il male assoluto e dominano metà del pianeta. Un altro lavoro ad esso collegato è Patriadi Roberto Harris.

  • Quanto tempo ci è voluto —Ward Moore

Si tratta di un altro argomento che si presta alla più ucronica fabulazione o immaginazione, quello di la guerra civile americana. parte del presunto Vittoria del esercito meridionale nella battaglia di Gettysburg, che porta alla fine del concorso. Così qualche anno dopo l'ormai razzista e imperialista governo confederato che domina tutto il Nord e il Sud America e mantiene il Paese arretrato e miserabile dovrà fare i conti con la nuova e potente superpotenza mondiale, che non è altro che la impero tedesco.

E così concludiamo questa breve rassegna di famose utopie, distopie e ucronie.


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