Recensione: El carbonero, di Carlos Soto Femenía

Lo scorso settembre, il Destinazione editoriale ha lanciato una delle sue grandi proposte di stagione incluse nella sua collezione Ancora e delfino: El carbonero, di Carlos Soto Femenía. Un romanzo ambientato nella Maiorca rurale degli anni '50 in cui convivono vari personaggi forgiati dalla paura, dalla vendetta e da una natura selvaggia. Ci andiamo con la tua recensione.

Sangue e carbone

La sitja, costruzione rustica per la produzione di carbone tipico della Sierra de Tramuntana, a Maiorca. La baracca annessa servì per mesi come rifugio per il carbonaio. Due elementi chiave nella cornice di El Carbonero. ⒸTrailrunningMallorca.

Il carbonaio inizia con l'omicidio della madre di Marc, un ragazzo di tredici anni e figlio di un carbonaio delle vicinanze della città di Caimari, sull'isola di Maiorca. Un evento attorno al quale ruota tutta la storia, presentando un padre e un figlio uniti dalla solitudine dei lecci e dall'incendio del sitja, un capannone rustico dove il padre di Marc produce il carbone. Il venditore ambulante, un uomo sempre legato ai debiti, è uno dei suoi vicini, mentre i suoi due figli, Arnau e Aina, diventano compagni di Marc nei sette anni che trascorrono fino a quando il protagonista, che continua a trascinare la sete di vendetta, si mette a rendere giustizia e trovare gli assassini di sua madre. Le risposte non tarderanno ad arrivare dal proprio ambiente, iniziando un viaggio segnato dalla rabbia e dalla violenza.

El Carbonero è un dramma rurale che, soprattutto, è brillantemente documentato. Alla fine del libro, infatti, l'autore stesso passa in rassegna la bibliografia che gli ha permesso di collocarsi in quel quadro geografico così sconosciuto alla letteratura del nostro paese e trasformato dall'autore in un microcosmo crudo e selvaggio dove tutti quei personaggi segnati da le loro paure vivono immerse e infernali. A sua volta, l'opera si distingue per la sua prosa maestosa, quasi poetica, con la quale Soto Femenía ci avvicina al silenzio dei lecci, allo sporco del carbone o ai sospiri di passione tra i suoi personaggi, poiché il romanzo include anche un triangolo amoroso dei più peculiari.

Un buon lavoro che ti permette di goderti una storia semplice ma efficace, che consiste diciotto capitolos ma che potrebbe essere perfettamente suddiviso in tre blocchi in cui assistiamo al motivo principale dell'opera: il desiderio di vendetta di Marc, il suo protagonista.

L'autore: Carlos Soto Femenía

Carlos Soto Femenía, autore di El carbonero.

Carlos Soto femminile (Palma di Maiorca, 1966) trascorre l'infanzia e l'adolescenza a Madrid, dove sviluppa la passione per la letteratura come forma di espressione che lo porterà a studiare Filosofia. Poco dopo, affascinato dalle nuove tecnologie, ha iniziato la sua laurea in Informatica a Maiorca, luogo in cui la sua famiglia sarebbe tornata anni dopo. Da quel momento in poi, Femenía si stabilì a Palma di Maiorca, dove iniziò a lavorare come informatico, ma senza dimenticare di scrivere con racconti premiati in vari concorsi letterari, tra questi il ​​Silverio Lanza de Getafe, e romanzi come L'unzione (Premio Alfonso VIII) o Nemico innumerevole (Spiaggia di Ákaba, 2004).

Anni dopo, in uno di quei momenti di "girovagare" su Internet, come ha detto recentemente in un'intervista, Soto Femenía si imbatté in un articolo che parlava di un carbonaio che, fino a trent'anni fa, continuava a esercitare la sua professione in un mondo dove Il boom tecnologico sembra aver fatto dimenticare la presenza di quei lavori più semplici, degli uomini che ancora vivono legati alla terra e alle sue intemperie.

Questa riflessione darebbe inizio alla creazione di El carbonero, romanzo pubblicato dalla casa editrice Destino lo scorso settembre e catalogato da alcune voci, tra cui quella dello stesso Lorenzo Silva, come "una rara prelibatezza".

E in realtà, non aveva torto.

Ti piace? leggi El Carbonero?

L'hai già letto?


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