José Manuel del Rio. Intervista all'autore di A bocajarro

José Manuel del Río, intervista

Fotografia: profilo Facebook

José Manuel del Rio, La Coruña, lo è escrittore, giornalista culturale e avvocato avvocato penalista con proprio studio. Equesto glielo ha permesso svolgere ricerche sull’argomentos carcerieri ai quali in seguito si rivolse il suo aspetto letterario, in cui Ha iniziato a scrivere una storia per un breve concorso di opere horror. come ha fatto a diventare così bravo?s critiche e l'accoglienza da parte dei lettori, ha deciso di immergersi completamente il romanzo. Il primo che pubblicò fu Cronache di un antisistema, a cui è seguito marea rossa, che è stato un altro enorme successo di critica, e anche la milizia notturna. L'ultima es Di punto in bianco, di cui ci parla in questo intervista.

Del Rio Collabora anche nei media con articoli su cultura, società e politica. il apprezzo tanto tempo e gentilezza dedicatis.

José Manuel del Río — Intervista

  • ACTUALIDAD LITERATURA: Il tuo ultimo romanzo si intitola Di punto in bianco. Cosa ci racconti in esso?

José Manuel Del Rio: Che cerca sempre di dimenticare i suoi momenti peggiori, le sue azioni peggiori, pensando che il passare del tempo ne attenui le conseguenze e alla fine tutto venga lasciato indietro. Ma non è vero la cosa peggiore che tu abbia mai fatto ti aspetta nel futuro.

Non so se sia la riflessione più ortodossa per presentarvi un romanzo che racconta due inchieste, la polizia e la famigliasu di lui omicidio di una ragazza nel sud di Madrid. È il primo libro in cui lo stile e la trama sono risultati come previsto. Resta da vedere se sia stata una buona idea.

  • AL: Ricordi una delle tue prime letture? E la prima storia che hai scritto?

JMDR: Di cui sono consapevole e ricordo con affetto: Il pirata delle zecche, Fra Perico e i libri di Piccolo Nicola (niente a che vedere con il personaggio dell'attualità). Quando ho raggiunto l'adolescenza ho smesso di leggere e ho iniziato a scherzare, quindi non posso darti molto contributo.

Io sono un scrittore di narrativa tardiva. E, se non mi fossi annoiato a morte durante un'estate a Santa Coloma de Gramenet, a 34 anni non avrei mai gareggiato in una concorso di storie dell'orrore. Ho provato a portare lo stile di Allan poe a una storia attuale e che mi è rimasta impressa. La prima cosa che si scrive non dovrebbe mai uscire dalla sfera privata, ma a me l'hanno pubblicata. Terribile, fa scintille, anche se non pretenziose, quanto segue. Per fortuna non credo che si possa trovare su internet.

Scrittori e personaggi

  • AL: Un capo scrittore? Puoi sceglierne più di uno e di tutte le epoche. 

JMDR: Questa domanda è sempre difficile. Te ne dico quattro:

  1. Classico: Kafka (con il permesso del già citato Allan Poe)
  2. Contemporaneo: Cormac mccarthy
  3. Stato: Francesco Casavella.
  4. Non ho molti riferimenti per i romanzi gialli, ma sceglierei Richard Price per i dialoghi In questo è una meraviglia. la vita facile Puoi avere le migliori conversazioni che abbia mai letto.
  • AL: Quale personaggio letterario ti sarebbe piaciuto incontrare e creare? 

JMDR: Ancora tanti… Doctor Manhattan, di Alan Moore.

  • AL: Qualche abitudine o abitudine speciale quando si tratta di scrivere o leggere? 

JMDR: Scrivere, bevande energetiche. La cosa migliore che abbia mai scritto è uscita durante a tachicardia.

Per non leggerne nessuno, sono tremendamente flessibile.

  • AL: E il tuo luogo e momento preferito per farlo? 

JMDR: Non ho alcun santuario per la scrittura. Attualmente sto scrivendo tavolo alto nella mia cucina, il che non è così male come sembra! a leggere bene il letto, uno dei motivi per cui soffro di insonnia.

  • AL: Ci sono altri generi che ti piacciono? 

JMDR: Mi piacciono tutti i generi, tranne il romanzo romantico e il thriller/black novel troppo commerciale. IL fantascienza Lo adoro, per esempio. Abbiamo bisogno di più scrittori fantascienza, Per favore.

  • AL: Cosa stai leggendo adesso? E la scrittura?

JMDR: Ho appena finito Assassini della luna fiorita e sto rivedendo Grattacielo di Ballard, entrambi in inglese. Mi sento a mio agio in quella lingua per i libri che non sono scritti complessi. Di tanto in tanto scopo anche io Meditazioni sul cinema, di Tarantino. Mi ha fatto vedere sporco Harry y La fuga con altri occhi 

Panorama e momento

  • AL: Come pensi che sia in generale la scena editoriale?

JMDR: Da questo panorama è dimostrato so molto poco. Si pubblicano tanti libri e bisognerà chiedere, appunto, ai grandi editori come stanno. Sospetto abbastanza bene dai numeri. Gli indipendenti hanno la mia sincera ammirazione e, inoltre, producono dei veri gioielli.

  • AL: Come stai gestendo il momento attuale in cui viviamo? 

JMDR: Ci sto piena crisi degli anni Quaranta. Vedo il momento in cui stiamo vivendo tanto male quanto me. Tutti questi schermi, i social network, la vita proiettata, l'attenzione discontinua a tutto e niente... lo trovo abbastanza terrificante. Questo è quanto Sto ufficialmente invecchiando.


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