David G. Porte. Intervista all'autore di L'Accademia

David G. Puertas ci concede questa intervista

David G. Porte. Fotografia: X profilo dell'autore.

David G. Puertas È di Leon, ma vive a Madrid. È scrittore, attore e creativo, si è laureato in Commercio presso l'Università di Valladolid e ha approfondito i suoi studi in Francia. La sua passione per la lettura e la scrittura lo ha spinto ad aprire un canale dei libriè su YouTube nel 2017, cosa che lo ha reso molto popolare. In questo intervista ci racconta il suo romanzo L'accademia e altro ancora. Ti ringrazio molto per il tuo tempo e la tua gentilezza.

David G. Puertas — Intervista

  • ACTUALIDAD LITERATURA: L'accademia È il tuo ultimo romanzo pubblicato. Cosa ci dici in esso? 

DAVID G. PORTE: L'accademia Non è quello che sembra. È un romanzo con personaggi reali e imperfetti che sono governati dal proprio arché e non hanno paura di calpestare chiunque sia necessario per ottenere ciò che vogliono. Oltre ad avere amicizia, amore, rancore, dolore... è un romanzo che ha un po' di tutto. Anche un cadavere!

  • AL: Ricordi una delle tue prime letture? E la prima storia che hai scritto?

DGP: Guardando indietro, oserei dire che il primo romanzo che ricordo di aver letto e di aver apprezzato è stato Il principe della nebbia, di Carlos Ruiz Zafon. Da quel momento mi sono appassionato moltissimo alla sua letteratura. E in effetti, il suo modo di creare e raccontare storie è stato ciò che mi ha spinto a iniziare a farlo da solo. Il primo romanzo che ho scritto dall'inizio alla fine, l'ho fatto quando avevo 22 anni e è in un cassetto aspettando il suo momento. Ha bisogno di una bella correzione, ma la storia mi attira ancora. mi toglie il fiato.

  • AL: Un capo scrittore? Puoi sceglierne più di uno e di tutte le epoche. 

DGP: Senza dubbio, Stephen King, Carlos Ruiz Zafon e Toni Hill. Loro tre mi hanno accompagnato per tutta la vita e, senza rendermene conto, mi hanno insegnato a creare storie e a divertirmi nel farlo.

  • AL: Quale personaggio storico ti sarebbe piaciuto incontrare e quale personaggio letterario avresti creato? 

DGP: È basilare, ma con cui ho sempre sentito un legame molto forte Diana del Galles. Mi sembra che fosse una persona molto intelligente e che dovesse aver visto cose che ci avrebbero aperto gli occhi. Oltre a ciò mi dà atmosfera che era una felicità ambulante.

E per quanto riguarda un personaggio letterario, senza dubbio mi sarebbe piaciuto crearlo Pennywise. Secondo me uno dei migliori cattivi che la letteratura ci abbia regalato.

  • AL: Qualche abitudine o abitudine speciale quando si tratta di scrivere o leggere? 

DGP: Non mi piace scrivere senza un modello. Sono consapevole che la bilancia deve essere una compagna volubile che si lascia in parte trasportare dalla trasformazione del romanzo stesso così come è scritto, ma scrivere ciecamente mi terrorizza. 

Quando si tratta di leggere sono più elementare. Non lasciare mai un capitolo a metà e leggi sempre con l'audio in sottofondo per concentrarsi maggiormente sulla storia. Fin da piccola leggevo in salotto mentre gli altri guardavano la televisione.

  • AL: E il tuo luogo e momento preferito per farlo? 

DGP: A me piace leggere sempre la verità, infatti adesso non lo faccio quanto vorrei ed è una cosa che mi pesa. Con un lavoro di 8 ore, scrivendo dopo aver finito, mantenendo una routine... finisco per leggereFinisco di lavorare o prima di andare a dormire. 

  • AL: Che generi ti piacciono? 

DGP: Leggo assolutamente tutto, ma ne sono un amante romanzo poliziesco, il thriller, l'orrore e tutti i tipi di romanzi gioventù. Finché c'è un buon colpo di scena e la storia è interessante, mi hanno preso.

  • AL: Cosa stai leggendo adesso? E la scrittura?

DGP: Beh in questo momento mi sto occupando di più cose contemporaneamente. Da un lato mi sto divertendo infinitamente Ci vediamo in paradiso, l'ultimo romanzo del mio amato David Olivas. Allo stesso tempo, sto divorando Progetto zero, di Daniel Sánchez González e mi sta lasciando a bocca aperta. E per finire, mi sto godendo la serie di libri di Rick Riordan di Percy Jackson e mi hanno assolutamente innamorato.

Per quanto riguarda la scrittura, suono anche in diversi gruppi. Mentirei se dicessi che non avevo la testa piena di idee per continuare L'accademia, mi è piaciuto molto scriverlo e non è facile dire addio a personaggi del genere. Ma questo va oltre le mie possibilità, quindi per ora lo faccio concentrandosi su nuove stories, per continuare ad indagare il genere di thriller e la suspense nel trovare gradualmente il mio posto e la mia voce.

  • AL: Come pensi che sia in generale la scena editoriale?

DGP: A mio avviso stiamo vivendo un'epoca d'oro nel panorama editoriale. Leggere è di nuovo un'abitudine tra i giovani e ci sono sempre più voci e talenti da scoprire. 

  • AL: Come stai gestendo il momento attuale in cui viviamo? 

DGP: Penso che ognuno di noi abbia un panorama in questo momento. Ti mentirei se ti dicessi che non sono felice, ma Faccio un lavoro che, nonostante mi esaurisca, mi rende molto felice, Ho appena pubblicato il mio nuovo romanzo, il mio socio ha successo nella sua attività, la mia famiglia è sana... Io, come individuo, non posso chiedere di più.

Per quanto riguarda il panorama sociale in cui viviamo, ho più paura di quanto vorrei ammettere, ma Confido che le acque si calmeranno piano piano tutto ritorna alla normalità.


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