Monica Rodriguez (Oviedo, 1969), con il romanzo Re e Pedro Ramos (Madrid, 1973), con il romanzo Un ewok in giardino, sono i vincitori della XXX edizione del Premio Edebé per la letteratura per l'infanzia e la gioventù.
romanzi vincitori
Si tratta di due opere che sconvolgono per la dura realtà che presentano, con un linguaggio in cui le parole spesso sono importanti quanto i silenzi.
Re
Ispirato da un vero evento, è un viaggio nelle profondità dell'anima umana che ci offre Monica Rodriguez per cercare di capire come a niño che deve sopravvivere in mezzo a un branco di cani randagi, in cui trova competizione e amore. Un racconto ricco di poesia, attraverso paesaggi innevati e fitti boschi, che indaga come il piccolo affronta il abbandonoA abuso o alla solitudine, e soprattutto alle bestie... siano esse animali o umani.
Un ewok in giardino
Pedro Ramos affronta gli umori oscuri, le caratteristiche del depressione e suicidio, piaga che si sta diffondendo nella società, tra i giovani che sembrano avere tutto eppure si sentono niente. Questo romanzo è il promemoria che, nonostante il sabotaggio della mente, che a un certo punto ci punisce tutti con la colpa, la tristezza e l'autopunizione, anche con l'idea di toglierci la vita, Siempre c'è qualcosa da aggiungere a quell'elenco di ragioni per rimanere in vita.
30 anni con la letteratura per l'infanzia e la gioventù
In questa edizione il 30 compleanno poiché il Premio Edebé per la letteratura per l'infanzia e la gioventù ha iniziato il suo viaggio.
Quest'anno il premio è andato a due autori che hanno una lunga e riconosciuta carriera nella letteratura per l'infanzia e la gioventù. La partecipazione al concorso è anonima e ogni anno la giuria lancia le sue ipotesi su chi si nasconde dietro l'escrow vincitore senza non sorprendersi più e più volte, ma la verità è che dal gennaio 1993 legge e premia opere meravigliose, scopre nuove penne e ha contribuito a consolidare la carriera di autori già affermati.
L'editore è orgoglioso dell'intuizione della giuria e alcuni dei migliori esempi dei suoi criteri sono: il vincitore della prima edizione nella categoria giovani, un allora sconosciuto Carlos Ruiz Zafon con cui, a soli 28 anni, ha vinto il premio Il principe della nebbia; o le tre opere premiate con il Premio Edebé che in seguito hanno ottenuto il Premio Nazionale per la Letteratura per l'Infanzia e la Gioventù, ratificandole come opere eccezionali nel loro genere: La isla de Bowen, di César Mallorquí, Palabras poisonadas, di Maite Carranza e questo 2020, l'effetto Frankenstein de Elia Barcello.
Anche il Premio Edebe attraversa i confini e ci sono già più di 143 edizioni internazionali dei premi nel loro insieme, traduzioni in 25 paesi e in 22 lingue diverse, dal tedesco, francese, italiano o portoghese, al persiano, ebraico, cinese o coreano. Di queste traduzioni, la vincitrice nella categoria Bambini del 2013, Muschio, de Davide Cirici, che ha vinto anche il prestigioso Premio Strega Ragazzi 2017, e parole avvelenate pubblicato in 16 paesi.
Il premio
Il Premio Edebé ha a dotazione economica complessiva di 55.000 euro (€ 30.000 per il lavoro giovanile e € 25.000 per il lavoro dei bambini), essendo uno dei premi più alti del paese. A questa XXX edizione sono state presentate 239 manoscritti originali da tutti gli angoli di Spagna y da molti altri paesi del mondo, in particolare da America Latina. Da quelli, 140 sono stati presentati nel modulo neonato y 99 nella modalità i giovani; 193 sono stati scritti in spagnolo, 29 in catalano, 9 in galiziano e 8 in basco.
Le opere saranno pubblicate a marzo en carta e nel ebook nelle 4 lingue dello Stato, oltre che in braille. E dal 2017, grazie all'accordo raggiunto con la piattaforma narratore, sono pubblicati anche in audiolibro.
Fonte: Ufficio stampa di Edebé.