Lope de Vega. 455 anni dopo la sua nascita. 20 frasi e alcuni versi

Felix Lope de Vega (1562-1635) era uno dei più importanti poeti e drammaturghi dell'età d'oro spagnola. Appena incontrato 455 anni dalla sua nascita e vale sempre la pena ricordarlo ma, soprattutto, leggerlo.

Le sue opere sono innumerevoli. Diverse centinaia di commedie, circa 3.000 sonetti e tre romanzi o nove poemi epici, tra gli altri. Fuenteovejuna, Peribáñez e il comandante di Ocaña, Il cavaliere di Olmedo, La sciocca signora, Punizione senza vendetta, Il cane nella mangiatoiaper citarne alcuni, sarebbero i più importanti e rappresentati.

Lope proveniva da una famiglia umile, ma la sua vita era piena di estremi e passioni. Quelli che hanno vissuto di più sono stati scrittura e donne. È stato sposato due volte e ha avuto sei amanti riconosciuti con i quali ha generato quattordici figli. Morì nel 1635 all'età di 73 anni e fu sepolto con tutto lo sfarzo e la fama dei più grandi. Ma certo la sua eredità artistica è immortale. Rivivi ogni volta che lo leggiamo.

Frasi

  • Volere non è una scelta perché deve essere un incidente.
  • Quando le persone offese sono sconvolte e si risolvono, non tornano mai senza sangue o vendetta.
  • Non so se al mondo ci siano parole efficaci o parlanti eloquenti come le lacrime.
  • La gelosia è figlia dell'amore, ma sono bastardi, lo confesso.
  • La lingua castigliana non voleva che da sposato a stanco ci sarebbe stata più di una lettera di differenza.
  • La radice di tutte le passioni è l'amore. Da lui nascono tristezza, gioia, felicità e disperazione.
  • Cos'altro uccide per aspettare il bene che ci vuole
    soffrire il male che già hai.
  • È costretto a parlare al volgare con stupidità per accontentarli.
  • Non ci sono parole al mondo così efficaci o oratori così eloquenti come le lacrime.
  • Che mille cose buone si imparano da una donna buona.
  • Dio mi salvi dalle inimicizie degli amici!
  • Dove c'è amore non c'è signore, l'amore è uguale a tutto.
  • Con il vento la mia speranza ha navigato;
    il mare l'ha perdonata, il porto l'ha uccisa.
  • La poesia è la pittura delle orecchie, come la pittura della poesia degli occhi.
  • Ciò che conta non è domani, ma oggi. Oggi siamo qui, domani forse ce ne andremo.
  • Che non c'è rimedio per dimenticare l'amore
    come un altro nuovo amore, o terra nel mezzo.
  • Più il vino invecchia, più è caldo: contrariamente alla nostra natura, più a lungo vive, più si raffredda.
  • Ma la vita è breve: da vivere, manca tutto; morendo, tutto è rimasto.
  • Non c'è piacere che non abbia il dolore come limite; che essendo il giorno la cosa più bella e piacevole, finalmente lo è la notte.
  • Non conosco il motivo dell'irragionevolezza che affligge la mia ragione.

Versetti

Versi d'amore, concetti sparsi,
generato dall'anima affidata alle mie cure,
consegne dei miei sensi ardenti,
nato con più dolore che libertà;

trovatelli al mondo, in cui perso,
così distrutto che hai camminato e cambiato,
che solo dove sei stato generato
erano conosciuti dal sangue;

[...]

***

Vado nelle mie solitudini,

Vado nelle mie solitudini,
Vengo dalla mia solitudine,
perché camminare con me
i miei pensieri mi bastano.

Non so cosa abbia il villaggio
dove vivo e dove muoio,
che venire da me stesso,
Non posso andare oltre.

[...]

  • Della sua poesia religiosa non possiamo dimenticare questi:

Cristo sulla croce

Chi è quel gentiluomo
ferito da tante parti,
che sta scadendo così vicino,
e nessuno lo aiuta?

"Jesus Nazareno" dice
quella straordinaria etichetta.
Oh Dio, che nome dolce
non promette una morte infame!

[...]

***

Cosa ho, che cerchi la mia amicizia?

Cosa ho, che cerchi la mia amicizia?
Quale interesse segui, mio ​​Gesù,
che alla mia porta, coperto di rugiada,
Trascorri le buie notti invernali?

  • E forse il più bel sonetto d'amore della letteratura spagnola:

Deboli, osa, sii furioso,
ruvido, tenero, liberale, sfuggente,
incoraggiato, mortale, deceduto, vivo,
leale, traditore, codardo e vivace;

non trovare fuori dal buon centro e riposare,
sii felice, triste, umile, altero,
arrabbiato, coraggioso, fuggitivo,
soddisfatto, offeso, sospettoso;

fuggi il viso alla chiara delusione,
bevi veleno con il liquore Süave,
dimentica il vantaggio, ama il danno;

credo che un paradiso si inserisce in un inferno,
dare vita e anima alla delusione;
Questo è amore, chi lo ha assaggiato lo sa.

  • E questo, il più famoso:

Un sonetto mi dice di fare Violante
che nella mia vita mi sono visto in tanti guai;
quattordici versi dicono che è un sonetto;
beffardo, beffardo, i tre vanno avanti.

Pensavo di non riuscire a trovare una consonante
e sono nel mezzo di un altro quartetto;
ma se mi vedo nella prima terzina,
non c'è niente nei quartetti che mi spaventi.

Per la prima terzina che sto entrando,
e sembra che io sia entrato con il piede giusto,
Bene, finisci con questo verso che sto dando.

Sono già nel secondo e ho ancora il sospetto
che sto finendo i tredici versi;
conta se sono quattordici e il gioco è fatto.


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