«Le parole e i giorni», Octavio Paz

Ritratto di Octavio Paz

Ritratto di Octavio Paz

CONACULTA (Consiglio Nazionale per la Cultura e le Arti), attraverso la Direzione Generale delle Pubblicazioni, e il Fondo per la Cultura Economica, hanno avuto il piacere di annunciare la pubblicazione del libro "Le parole e i giorni". Un'antologia che raccoglie le migliori opere in formato poesia e saggio di Octavio Paz, Premio Nobel per la letteratura in Messico.

L'obiettivo è che, attraverso questa pubblicazione di 320 pagine, i giovani del paese si avvicinino molto allo scrittore che ha guadagnato loro un Nobel. L'editore del libro, Ricardo Cayuela Gally, ha detto di Paz: "Il lavoro di Octavio Paz è vivo, è un rifugio per ritirarsi dall'irragionevolezza del mondo e una bussola per orientarsi e agire in esso".

Il libro è diviso in due parti, a seconda del genere. Il primo corrisponde alle opere in prosa dell'autore, dove si trovano, per la maggior parte, tutti i saggi da lui scritti, a cominciare dalle Maschere messicane, testo fondamentale che fa parte di "El Laberinto de la Soledad". Durante questa prima parte sono state raccolte le opere più significative dell'autore, in cui lavora il pensiero dei più riconosciuti scrittori di poesia in prosa, come Sor Juana Ines de la Cruz, o Rafael Alberti, oltre a sviluppare la sua linea di pensiero intorno alle arti plastiche, concentrandosi molto su Luis Buñuel come esponente del Surrealismo. Trattando anche temi come la storia e la politica.

La seconda parte dell'antologia comprende le opere di poesia scritte da Octavio. In questa sezione sono raccolti gli scritti pubblicati in più di dieci libri, prodotti tra il 1935 e il 1996. Comprende testi di pubblicazioni come Libertad on parole, La Estación Violenta, Salamandra y dias trabajo, Ladera, e anche, in chiusura di l'antologia, una poesia incredibile scritta da Octavio Paz dove sembra dire addio alla vita, nove anni prima della sua morte, dato che è datata maggio 1989, e Paz muore nell'aprile 1998. La poesia si chiama Colophon, epitaffio su una pietra .

Una pubblicazione che apprezzo molto, poiché è molto importante che un autore come Octavio Paz venga riconosciuto in relazione al suo arrivo con il pubblico più giovane. Un Nobel, credo, è aneddotico se per strada non c'è nessuno che te lo legga.

Allego ora un testo dell'autore, che credo parli più di qualsiasi critica, commento o risposta.

CHE COS'È LA POESIA? di Octavio Paz

La poesia è conoscenza, salvezza, potere, abbandono. Operazione capace di cambiare il mondo, l'attività poetica è rivoluzionaria per natura; l'esercizio spirituale è un metodo di liberazione interiore. La poesia rivela questo mondo; crearne un altro. Pane degli eletti; cibo maledetto. Isola; unisce. Invito al viaggio; ritorno in patria. Ispirazione, respirazione, esercizio muscolare. Preghiera al vuoto, dialogo con assenza: la noia, l'angoscia e la disperazione lo alimentano. Preghiera, litania, epifania, presenza. Esorcismo, incantesimo, magia. Sublimazione, compensazione, condensazione dell'inconscio. Espressione storica di razze, nazioni, classi. Nega la storia: al suo interno si risolvono tutti i conflitti oggettivi e l'uomo prende finalmente coscienza di essere qualcosa di più del transito. Esperienza, sensazione, emozione, intuizione, pensiero non orientato. Figlia del caso; frutto del calcolo. Arte di parlare in modo superiore; linguaggio primitivo. Obbedienza alle regole; creazione di altri. Imitazione degli antichi, copia della cosa reale, copia di una copia dell'Idea. Follia, estasi, loghi. Ritorno all'infanzia, al rapporto sessuale, alla nostalgia del paradiso, all'inferno, al limbo. Gioco, lavoro, attività ascetica. Confessione. Esperienza innata. Visione, musica, simbolo. Analogia: la poesia è una lumaca dove risuona la musica del mondo e metri e rime non sono altro che corrispondenze, echi, di armonia universale. Insegnamento, morale, esempio, rivelazione, danza, dialogo, monologo. Voce del popolo, lingua degli eletti, parola dei solitari. Puro e impuro, sacro e maledetto, popolare e minoritario, collettivo e personale, nudo e vestito, parlato, dipinto, scritto, mostra tutti i volti ma c'è chi afferma che non ne ha: la poesia è una maschera che nasconde il vuoto, bella prova della superflua grandezza di ogni opera umana!


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  1.   rudyarca. suddetto

    Un ottimo lavoro, credo che ti spinga fin dalla prima pagina letta, a immergerti nel suo mondo senza un mondo, a mettere ragione realistiche e sensate, a trasporre quella prosa, ma soprattutto quella poesia, alla quotidianità, a capire il realtà insopportabile, e intravedi quanto fosse grande Paz.