In questo blog abbiamo già parlato in precedenza letteratura cinese e oggi vengo a parlare di un libro dal titolo succulento: L'ultimo ballerino di Maodi Li Conxin. Pubblicato in Spagna nel 2010, è la storia autobiografica del ballerino Li Cunxin, dall'infanzia all'età adulta.
Li Cuxin (Qingdao, Cina, 1961) è uno dei tanti milioni di figli di contadini cinesi nati durante la rivoluzione e il regime comunista di Mao Zedong.
Quando era bambino, i delegati culturali di Madame Mao hanno selezionato Li per entrare all'Accademia di danza di Pechino. Questa opportunità, insieme al suo costante coraggio e determinazione, lo hanno portato ad essere uno dei migliori ballerini del mondo ea fuggire in Occidente dalla vita che gli sarebbe stata imposta nella Cina comunista.
Sotto questa premessa apparentemente semplice, l'autobiografia di Li Cunxin è un viaggio attraverso la mentalità di uno dei tanti cinesi che, dopo piccole dimostrazioni di apertura nel loro paese ristretto, hanno visto i loro ferreali principi comunisti vacillare quando si sono scontrati con la società liberale nordamericana.
L'ultimo ballerino di Mao è la storia di una vita. Un'esistenza segnata dal dominio dello Stato ma anche dalla lotta e dall'auto-miglioramento, in cui il balletto diventa l'elemento chiave che unisce tutto il bene e il male nella vita di Li Cunxin.
Il libro ha una versione cinematografica con lo stesso nome pubblicata nel 2009 e diretta da Bruce Beresford.
Una storia che può aiutarci a comprendere la complessa realtà della politica e della vita in Cina.