Mario Escobar. Intervista allo storico, autore e opinionista

Mario Escobar ci concede questa intervista.

Fotografia: Mario Escobar, profilo Facebook.

Mario escobar È di Madrid. Laureato in Storia e Diplomato in Studi Avanzati con specializzazione in Storia Moderna, scrive romanzi, saggi e articoli, oltre a tenere conferenze. Ha iniziato a pubblicare da solo e ora ha venduto migliaia di libri. La ringrazio molto per l'attenzione e il tempo dedicato a questa intervista dove parla della sua carriera e di altri argomenti.

Mario Escobar—Intervista

  • ACTUALIDAD LITERATURA: Scrivi romanzi storici, romanzi polizieschi, fantascienza, biografie... In quale genere pensi di avere i migliori risultati?

MARIO ESCOBAR: Mi piace pensare di essere un cercatore di storie, non le scelgo in base al loro genere, piuttosto mi preoccupo che diano qualcosa ai lettori. È vero che come storico mi piace molto fare ricerche sui romanzi storici, ma mi affascina anche la trama frenetica delle storie poliziesche. 

  • AL: Ricordi una delle tue prime letture? E la prima storia che hai scritto?

ME: Uno dei primi libri che ho letto è stato In giro per il mondo con Korilú, un romanzo per bambini in cui lo spirito del viaggiatore ti ha guidato in giro per il mondo. Anche tutte le storie Julio Verne e diverse biografie illustrate uscite con la casa editrice Bruguera. Un altro dei libri che ho letto da bambino è stato il Bibbia.

Ho scritto diverse commedie di quei cappa e spada, poi racconti urbani e una serie di racconti. Purtroppo non li tengo. Il primo libro che ho provato a scrivere da adolescente è stato La casa della saggezza. In questo romanzo ha narrato il Il viaggio di Abderramán da Damasco a CórdobaNon sono mai riuscito a finire il libro. 

  • AL: Un capo scrittore? Puoi sceglierne più di uno e di tutte le epoche. 

ME: Uno dei miei preferiti è sempre stato Stephen King, ma ne sono stato anche un grande amante Libri del XIX secolo e autori come Margarite la tua cena, Roberto Graves o Gorè Vidal.

  • AL: Quale personaggio in un libro ti sarebbe piaciuto incontrare e creare? 

io: senza dubbio Don Quijote de la Mancha y Sherlock Holmes. Li trovo due personaggi affascinanti, molto simili in fondo. Entrambi combattono per il bene a modo loro e danno origine agli altri personaggi che raccontano le loro storie.

  • AL: Qualche abitudine o abitudine speciale quando si tratta di scrivere o leggere? 

ME: Non ho molti hobby. Mi piace scrivere ascoltando musica classicama non sempre lo faccio. Prima scrivevo molto presto la mattina, ma ora non mi interessa se lo faccio una volta o l'altra. 

  • AL: E il tuo luogo e momento preferito per farlo? 

IO: PIntendo scrivere la mattina, ma faccio sempre mille cose prima di metterle e alla fine Finisco per farlo nel pomeriggioMa in fondo non mi interessa davvero. Quando inizio a raccontare una storia dimentico tutto ciò che mi circonda.

  • AL: Ci sono altri generi che ti piacciono? 

IO: mi piacciono quasi ogni, sebbene la letteratura meno romantica, ma dalla fantascienza, passando per il crimine o il romanzo storico, non mi disgusta nulla. Non sopporto i libri pretenziosi o eccessivamente simbolici. 

  • AL: Cosa stai leggendo adesso? E la scrittura?

IO: In questo momento sto leggendo Andrea Camilleri, Voglio godermi i tuoi 33 libri sul tuo personaggio Montalbano. Sto anche leggendo Postguillo, il suo secondo libro sull'imperatore Traiano. In saggio sono coinvolto in un libro che parla di intelligenza artificiale e ne ho appena finiti diversi biografie su Camilo Cienfuegos. Questo è esattamente l'argomento del libro che sto scrivendo in questo momento. È intitolato il comandante del villaggio e parla della Rivoluzione cubana e di uno dei suoi eroi più emblematici.

  • AL: Come pensi sia la scena editoriale e cosa ti ha fatto decidere di provare a pubblicare?

ME: Il mondo dell'editoria lo è molto mutevole. Abbiamo passato diversi anni ad assorbire i grandi editori contro quelli piccoli. Ciò rende difficile la scelta di un editore e concentra eccessivamente il mercato. Un altro problema è quello si pubblicano troppe novità e non si lascia che i libri permangano sui tavoli delle librerie. Gli editori promuovono solo i libri degli autori più famosi. 

Mi ci sono voluti quattro anni per pubblicare il mio primo romanzo, dopo decine di rifiuti, il mio terzo romanzo è riuscito ad essere pubblicato nel 2006. Da allora non ho smesso di pubblicare. I miei libri sono usciti in più di dodici lingue, infatti vendo molto di più in inglese o polacco che in spagnolo. Dal 2012 ho iniziato anche a pubblicare da solo su Amazon. Di solito Ricevo quattro o cinque libri all'anno, in tre o quattro diversi editori.

  • AL: Il momento di crisi che stiamo vivendo è difficile per te o riuscirai a mantenere qualcosa di positivo per le storie future?

ME: La verità è che il 2020 e il 2021 sono stati gli anni in cui ho venduto più libri e progetti. Anche quest'anno sta andando molto bene e per il prossimo anno usciranno inizialmente due romanzi storici, un saggio e due gialli. Non posso lamentarmi. credo che il segreto per pubblicare così tanto è lavorare freneticamente e non aspettare di vedere cosa succede con il tuo libro precedente


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