Marta Minujín, un artista argentino, è la "causa" che nella città di Kassel, in Germania, un nuovo Partenone di Atene costruito con 100.000 libri proibiti… Quasi niente! È un intero lavoro che rappresenta che la parola scritta persiste per sempre, nonostante il fatto che molti abbiano cercato di farli sparire. Inoltre, e come altro punto a favore di Mara Minujín, è un'opera di solidarietà perché una volta che l'assemblea è stata disinstallata, questi libri saranno trasferiti alle comunità di immigrati e rifugiati, oltre ad essere distribuito dalle biblioteche pubbliche, in modo che tutti ne abbiano libero e libero accesso, cosa che i nostri predecessori non avevano in certi periodi storici.
È un'opera impressionante, che oltre ad essere illuminata, rappresenta ancora di più la forza e il potere dei libri, di ciascuna delle parole e delle frasi che vi sono scritte. Un altro punto molto importante di questo Partenone di Atene dei libri, è che è esposto nel Piazza tedesca, dove i nazisti bruciarono innumerevoli libri nel 1933. Affinché le diverse situazioni climatiche e le condizioni meteorologiche non li deteriorino, questi libri sono avvolti abbastanza bene con la plastica e con essi inizia il quadro di Documenta 14, l'importante mostra quinquennale d'arte contemporanea che ha aperto lo scorso sabato 8 luglio a Kassel, in Germania. .
Nelle parole del progetto stesso, il Partenone di Atene fatto di libri, "È un omaggio alla democrazia, un simbolo di resistenza alla repressione politica ed è un'opera effimera, poiché al termine della mostra a Kassel i libri saranno donati ai rifugi per migranti e alle biblioteche pubbliche di tutta Europa".
Noi di Letteratura attuale, ammiriamo e lodiamo questo tipo di opere artistiche che non solo rappresentano la bellezza delle grandi costruzioni artificiali, ma non dimenticano le ingiustizie, indipendentemente dalla loro durata. !! Congratulazioni !!
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Hey Ottimo sito, molto ben organizzato e l'ingresso molto curioso e con informazioni rilevanti.
saluti
La parola scritta è storia e come tale va rispettata, fa parte della nostra cultura umana, e noi abbiamo il diritto di conoscerla, o di ripudiarla o di esaltarla, ma merita bene la nostra opinione, perché il diritto di conoscere è una condizione che abbiamo sempre avuto. negato ai diversi occupanti del potere in qualsiasi parte del pianeta, privandoci del diritto al RISPARMIO e di sapere cosa pensavano gli altri, perché in un mondo, non tutti pensiamo lo stesso, abbiamo punti di vista diversi e conoscere il pensiero degli altri, pur non permettendoci di condividerlo, ci arricchisce, ci rende parte della sua storia, delle sue esperienze, dei disagi e dei fallimenti, della gioia di una storia, o del profumo di un fiore magnificamente raccontato da un artista scrittore, e da quelli che con la loro magia ci mostrano che c'è un altro punto di vista delle cose come le conosciamo. guillermo seijo.